Corso PLE (piattaforme mobili aeree) – Cosa c’è da sapere

Le piattaforme mobili sono una risorsa estremamente utile nel settore edilizio e civile, poiché consentono di raggiungere elevate altezze per eseguire lavori e controlli; su Edilportale  https://www.edilportale.com è possibile vedere quanti modelli e tipologie ne esistano.
Per poter manovrare questi attrezzi è tuttavia opportuno conoscere alla perfezione la normativa e soprattutto le modalità di utilizzo, in modo da evitare incidenti anche piuttosto gravi.
Esistono pertanto corsi di formazione appositamente pensati per fornire a tutti una guida completa e tutte le nozioni di base e avanzate che possono servire durante il proprio lavoro professionale.

In cosa consiste un corso PLE

Un corso PLE è essenziale per imparare a manovrare le piattaforme mobili aeree con un attestato valido e in totale sicurezza, per questa ragione abbiamo chiesto alla Tini-Rinascimento srl, ente di formazione che effettua corsi PLE a Torino e Provincia  per la conduzione di piattaforme mobili aeree, di spiegarci come si svolge questo percorso formativo.
Si compone di una parte teorica e una pratica, in modo da apprendere sia il funzionamento meccanico dei macchinari sia la loro applicazione pratica.
Parliamo di apparecchi che possono raggiungere altezze elevatissime e sono utili per il rifacimento di facciate, la messa in sicurezza di palazzi ma anche la loro pulizia esterna.
Oltre all’individuo che guida il braccio e a coloro che si trovano sopra la piattaforma, è possibile portare con sè anche carichi dal peso elevato su alcuni modelli appositi, richiedendo un ulteriore livello di attenzione rispetto al trasporto base.
Si tratta quindi di mezzi essenziali per l’esecuzione di alcune tipologie di lavoro, sicuri da usare ma solo se si è seguito un apposito corso e si è ottenuto il patentino relativo, che attesta un insieme di conoscenze essenziali.

Il patentino rilasciato dal corso PLE

Il patentino è un documento essenziale per poter guidare una piattaforma mobile aerea, che serve appunto a certificare la frequentazione di un corso apposito.
Non si tratta solo di un obbligo di legge, bensì di una formazione essenziale per guidare in sicurezza i macchinari ed evitare di arrecare danni a se stessi e agli altri.
Periodicamente sono previsti anche corsi di aggiornamento facoltativi, poiché gli apparecchi in questione diventano sempre più moderni e potrebbe tornare utile conoscerne nel dettaglio le nuove funzionalità.

A chi rivolgersi per seguire un corso PLE

In base alla regione di appartenenza, esistono vari enti che organizzano dei corsi su incarico pubblico o in forma privata, prevedendo una formazione completa che consenta di guidare il sicurezza i macchinari e conoscerne perfettamente la funzionalità.
Per quanto riguarda la scelta dell’ente, non tutti sono autorizzati e bisogna a propria volta esibire le certificazioni del caso per dimostrare di essere un insegnante idoneo per coloro che vogliono imparare a guidare le piattaforme.
Il consiglio è quindi di fidarsi solo di enti certificati che rispondano ai requisiti di legge, poiché il rischio è che si ottenga un finto patentino che poi non sia riconosciuto dalla normativa.
Il partecipante al corso si troverebbe così con un documento falso che non gli consente di guidare il macchinario, dopo aver anche pagato una somma di denaro per partecipare alla formazione, che non avviene mai a titolo gratuito.
Vediamo quindi come si svolge un corso legale di PLE e quali vantaggi si possono ottenere.

Lo svolgimento di un corso PLE: come imparare a guidare le piattaforme

Se il tuo obiettivo è usare delle piattaforme mobili aeree per migliorare il tuo lavoro, il primo passo da compiere è seguire la parte teorica del corso.
Questa si suddivide a sua volta in due moduli differenti ed essenziali per poi passare alla pratica.
Il primo consiste nella conoscenza della normativa giuridica, della sua storia e dei cambiamenti nel tempo, poiché bisogna sempre sapere se la legge muta perché questa non prevede ignoranza.
Le conseguenze di incidenti causati dal mancato rispetto della normativa possono essere molto gravi e prevedere anche un aspetto penale per il trasgressore.
Esistono infatti una serie di requisiti che il macchinario e il guidatore devono necessariamente possedere, pertanto in questa fase della formazione ci si concentra sulle caratteristiche da controllare e sulle certificazioni da avere.
Dopo aver seguito questo modulo, della durata di circa 60 minuti ma variabile in base all’insegnate o all’ente, si passa alla seconda parte della teoria, che informa lo studente circa la composizione e l’assemblaggio del macchinario.
Conoscendo il mezzo nel dettaglio si possono riconoscere prima eventuali anomalie e intervenire in tempo prima che accadano incidenti.
Bisogna sapere come manovrare la piattaforma, dalle dimensioni importanti se si considera il braccio, e quali accorgimenti prendere per non nuocere a persone e cose che si trovano sopra o in prossimità.
La questione della sicurezza è in questa fase il vero e proprio focus della lezione, parlando anche dei limiti degli apparecchi di questo genere e delle problematiche più frequenti che possono insorgere.
La seconda parte del corso teorico ha generalmente una durata di circa 4 ore, al termine delle quali si deve verificare se il partecipante ha appreso tutte le nozioni che sono state spiegate.
Viene quindi eseguito un test specifico a risposta multipla, in modo da bloccare coloro che non hanno partecipato con attenzione, invitandoli a ripetere le ore di formazione ed evitando loro spiacevoli incidenti.
La parte pratica è altrettanto utile, perché un conto è solo immaginarlo e un altro è guidare veramente un mezzo grande e complesso come la piattaforma mobile aerea.
Pertanto, sarà presente un formatore che mostrerà le diverse tipologie, permettendo al candidato di prendere confidenza e salire sopra.
Successivamente sarà possibile simulare diverse casistiche comuni, così da non trovarsi del tutto impreparati la prima volta che si va da soli.
Tutti gli strumenti sono illustrati e lasciati provare, si eseguono numerose manovre per insegnare a manovrare e si correggono sul nascere possibili errori.
Anche in questo caso è prevista una prova pratica che mette sotto la lente d’ingrandimento le capacità del corsista, facendolo trovare in una situazione comune e vedendo se ha capito esattamente come comportarsi, senza spazio all’improvvisazione che può essere deleteria per lui e per gli altri.
Superato il test si potrà finalmente ricevere il patentino e la conseguente abilitazione, così da operare a norma di legge e in sicurezza.

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