Residenza a Dubai: come si ottiene e quanto costa?

Residenza a Dubai come si ottiene e quanto costa

Il numero crescente di persone interessate a stabilire la propria residenza a Dubai fa comprendere come l’emirato arabo sia diventato un’attrattiva, non soltanto per le imprese, ma anche per i singoli cittadini. Le famiglie che si trasferiscono sul Golfo Persico possono ottenere molti vantaggi, proprio come gli uomini di affari. Il visto di residenza rilasciato permette di soggiornare nel Paese da uno a tre anni, se temporaneo, oppure per 10 anni, se si tratta di lungo termine. Alla scadenza del documento, è possibile richiedere il rinnovo. La validità del visto è vincolata all’accesso negli Emirati Arabi Uniti almeno una volta ogni sei mesi nell’anno solare. Perché conviene spostare la propria residenza nella nota città? La situazione economica italiana è insostenibile e le tasse sono sempre più pressanti. Oggi si contano circa 10 mila italiani nella capitale turistica e più di 200 mila aziende registrate. Il regime fiscale e l’assenza di doveri di comunicazione del proprio status all’Italia, permettono a coloro che ottengono il visto di investire e risparmiare senza dover dichiarare nulla al fisco del Bel Paese.

I visti di residenza di Dubai

Le persone interessate a trasferirsi e a prendere la residenza fiscale a Dubai possono contare su molteplici soluzioni, in particolare hanno modo di ottenere il visto più adatto alla propria condizione. Le autorità competenti, infatti, per concedere il documento prendono in considerazione vari elementi, come nazionalità, solvibilità, attività da svolgere, livello di istruzione, progetto imprenditoriale e trasferimento con o senza prole. Le tipologie di visto sono:

  • investor visa dedicato a chi possiede o è socio di un’impresa regolarmente registrata negli Emirati Arabi Uniti;
  • real estate investor visa pensato per chi ha acquistato un immobile con un valore di almeno 500 mila Dirham, che corrispondono a circa 115 mila euro;
  • freelancer visa riservato ai liberi professionisti e lavoratori autonomi che sono vincolati a una determinata fatturazione, variabile a seconda dei casi;
  • employee visa per chi ha ottenuto un contratto di lavoro da un’azienda del territorio.

La residenza fiscale di Dubai è una delle più ambite dagli italiani, non solo per i vantaggi in termini di tasse, ma anche per benefici come la free zone sullo scambio di informazioni con il fisco italiano, la facoltà di acquistare beni mobili e immobili, la carta d’identità locale che consente di accedere agli aeroporti locali con priorità, l’accesso al credito e ai servizi sanitari elettronici e molto altro.

L’iscrizione all’Aire e la consulenza

Una volta deciso e ottenuto il trasferimento della residenza fiscale fuori dall’Italia, si deve procedere con la cancellazione dall’Anagrafe della Popolazione Residente. A questo passaggio corrisponde l’iscrizione dell’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE). L’iscrizione all’Aire di Dubai non è l’unico adempimento, ma è essenziale per poter essere esentati dagli obblighi previsti dalla legislazione italiana, specialmente per quanto riguarda il pagamento di tasse e imposte. Vanno fornite prove del trasferimento effettivo, quali utenze, conti bancari, iscrizione dei figli a scuola, contratto di lavoro e altri documenti utili allo scopo. Chiunque permanga all’estero per più di 12 mesi è tenuto a registrarsi all’Aire di Dubai. Una volta compiuto questo atto, si è liberi dal versamento delle tasse e dei contributi. Per quanto riguarda la residenza nell’emirato, si può anche decidere di affittare un immobile a Dubai, non va necessariamente acquistato. Chiaramente si concorda un contratto a lungo termine. Ci sono molte soluzioni per chi vuole stabilirsi nella capitale turistica del Golfo Persico. Per riuscire nell’intento, velocizzare i tempi e predisporre al meglio i documenti per Dubai, è bene rivolgersi ai professionisti di danielepescaraconsultancy.com, che si occupano di assistere le persone in ogni passaggio. Si viene affiancati da un consulente anche per la necessaria presentazione della domanda presso l’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi o al Consolato italiano a Dubai. Inoltre, bisogna essere presenti in Italia per un periodo inferiore ai 183 giorni del periodo d’imposta previsto dal fisco.

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