La casa è sicuramente una delle cose più intime in nostro possesso. È quel bene che ci protegge quel bene che ci accoglie e, sotto certi aspetti, parte di noi stessi. Per assicurare la tutela di questo bene, tuttavia, dobbiamo porre attenzione alla pignorabilità della prima casa. La casa, infatti, è pignorabile come, in realtà, tutti i beni di un debitore. Il rischio di pignorabilità della prima casa, infatti, insorge nel caso in cui il proprietario abbia contratto un debito e abbia fornito come garanzia la casa appunto. Secondo quanto previsto dal codice civile, infatti, ciascun cittadino è personalmente responsabile con tutto il proprio patrimonio, presente e futuro, delle obbligazioni contratte. Attenzione perché il codice civile, per cercare di tutelare quelle fasce più a rischio e svantaggiate impone dei limiti. Un limite invalicabile è, ad esempio, quello dello stipendio e della pensione che devono comunque essere garantiti in piccola parte anche nel caso sia necessario dover onorare un debito. Cerchiamo ora di capire quando il pignoramento della prima casa non sia possibile.
Quando la prima casa è impignorabile?
In realtà, domandarsi se la prima casa sia in pignorabile è corretto fino a un certo punto. La prima casa, infatti, viene considerata da molti come un bene impignorabile. Questa affermazione, in parte, è in realtà vera. La prima casa, infatti, è un bene essenziale, ed è addirittura un diritto sancito dalla costituzione. Per questo motivo, infatti, non può essere espropriato per il pagamento di un debito. Tuttavia, anche a questa regola, esistono delle eccezioni: il divieto di pignoramento della prima casa, come indicato da Legge3, infatti, ha valore solamente nel caso in cui il creditore sia la Agente per la riscossione esattoriale quindi, in questo caso, agenzia delle entrate ramo riscossione e le società di recupero crediti dei vari e comuni o delle regioni. Attenzione dunque con questa affermazione, l’impignorabilità della prima casa è circoscritta solo nei casi in cui il debito contratto sia con un ente statale. Nel caso in cui il debito sì a contratto con una banca, ad esempio, questa tutela non è presente.
Quali sono i limiti che impediscono all’ Agente per la riscossione esattoriale di pignorare la prima casa?
Dal paragrafo precedente, infatti, abbiamo compreso come la prima casa sia impignorabile da parte dell’agente per la riscossione esattoriale. In realtà, infatti, esistono delle specifiche condizioni che impediscono la Agente di pignorare la prima casa e queste sono:
- L’immobile non deve essere registrato al catasto con una categoria di lusso. Queste ultime sono A/1, A/8, A/9.
- L’immobile in oggetto deve essere luogo della residenza effettiva del contribuente.
- Il debitore non deve avere a carico altri immobili di proprietà oltre a quello sopra citato. Nel caso in cui avesse più di un immobile sarebbero pignorabili entrambi.
- L’ultima condizione è che l’immobile sia registrato al catasto come abitazione civile.
Come rendere la prima casa impignorabile?
È possibile dunque rendere la prima casa in impignorabile? Esistono alcuni casi in cui è possibile farlo. Una condizione, infatti, che impedisce ad una casa di essere pignorata è, ad esempio, un debito a carico del contribuente inferiore ai 120.000 €. Un’altra condizione che impedisce all’agente per la riscossione esattoriale di pignorare la prima casa è che il valore complessivo di tutto il patrimonio immobiliare del debitore non superi i 120.000 €. Infine, è necessario ricordare che l’agente per la riscossione esattoriale deve notificare la cartella esattoriale e, dopo sei mesi, la agente stesso deve notificare prima un preavviso di ipoteca e poi, successivamente, iscrivere l’ipoteca effettiva. Da qui si evince che per rendere impignorabile la prima casa è necessario essere proprietario di non più di un immobile, oppure, in alternativa, pagare una parte del debito al fisco in modo da farlo scendere al di sotto dei 120.000 €. Questa soglia, infatti, come abbiamo visto sopra, è il limite minimo prendere in pignorabile la prima casa. Infine, è necessario che la residenza sia allocata nell’immobile che si desidera rendere impignorabile.